La Corda con le Nappe

a corda a nodi multipli è un simbolo con cui nei templi massonici si decorano abitualmente le pareti. Essa allude alla catena che unisce tutti i fratelli e che essi stessi rappresentano formando un cerchio e tenendosi per mano. La catena dell’unione ci appare essenzialmente come il simbolo della solidarietà umana, o meglio ancora come di una riconciliazione universale. Quando la corda annodata viene disposta in cerchio, ed ha dodici nodi, essa racchiude il tutto, perché per tradizione il tutto è diviso in dodici parti. La corda o cordone con le nappe che circonda il tempio ha la stessa funzione che aveva il cartiglio nei geroglifici egizi. Il cartiglio è quella cornicetta di forma ovale allungata, che nei geroglifici circonda il nome dei personaggi, si vede distintamente che è una cordicella chiusa da due nappe. Il cartiglio ha varie funzioni, principalmente quella di protezione dalle influenze esterne, sia come simbolo in piccolo che come simbolo in grande, Esso fa anche riferimento al mitico ”Uroboros”, raffigurato come gigantesco serpente che si morde la coda e separa il mondo dal caos. Quindi l’ambiente circoscritto dalla corda è una rappresentazione del cosmo protetto dal suo guardiano, l’esistente separato dal non esistente. Tale è l’idea della loggia, un luogo luminoso e reale circondato da una profanità oscura e irreale. Per dirla in maniera ancora più immediata, la corda con le nappe è come il cerchio magico che protegge il mago durante la cerimonia di magia rituale dalle influenze negative.

I simboli del rituale